1400 partecipano ai sèdarim di Pésach con Chabad
Anche quest’anno il movimento Chabad d’Italia ha organizzato in varie città del paese il sèder di Pésach.
Molte sale di alberghi e molte scuole di città come Milano, Roma, Firenze, Venezia e perfino Palermo, si sono riempite per permettere ai tantissimi ospiti di poter celebrare, come di consuetudine nella Diaspora, il sèder nelle prime due sere della festa di Pésach.
A Milano, come ogni anno, rav Levi Hazan (Ogl) e rav Igal Hazan hanno predisposto delle sale nell’elegante Hotel Marriot: duecentoquaranta persone hanno partecipato al sèder della prima sera, mentre la seconda sera ha visto la presenza di ottanta ospiti. Nell’ambiente elegante e raffinato dell’Hotel milanese sono stati organizzati uno spazio per permettere alle signore presenti l’accensione delle candele, una sala adibita a Tempio e una cena raffinata con un menù accuratamente selezionato, grazie anche all’impegno di Mashi Hazan, che ha curato tutto anche nei minimi dettagli.
Contemporaneamente, rav Tzemach Mizrachi del Bet Hatalmud, ha organizzato un sèder per gli studenti che vivono a Milano e per i turisti di passaggio, che non potevano rinunciare al sèder di Pésach, dando così la possibilità a cento persone lontane dalle rispettive case e famiglie di compiere questa importante Mitzvah. Rav Tzemach, inoltre, ha spedito decine di scatole di matzòt, vino e vari prodotti kasher lepésach a studenti residenti in varie città italiane.
Nelle sale della sinagoga Ohel Yackov di via Cellini, rav Moshe Shaikevitz del Bet Chabad ha allestito un sèder con settanta partecipanti fra cui erano presenti milanesi, americani e israeliani, i quali hanno potuto gustare un ottimo menù curato dalla signora Soshi Shaikevitz. In questa occasione i sedarìm sono stati condotti da rav Sendi Wilshansky e da rav Mendel Springer.
Anche la città di Venezia ha potuto vantare due sedarìm, resi possibili grazie al consueto impegno di rav Rami Banin e della signora Shachar Banin, contando come sempre sull’apporto fondamentale di alcuni studenti delle yeshivòt. Il primo sèder, molto raffinato, ha visto la presenza di cento ospiti, mentre il secondo, aperto anche a partecipanti di passaggio a Venezia, ha registrato la presenza di duecento turisti, che, in questo modo, hanno potuto festeggiare in compagnia le prime due sere di Pésach.
A Firenze, città ricca di visitatori, rav Eliahu Borenstein ha organizzato il sèder della prima sera, che ha visto la partecipazione di centottanta turisti italiani e stranieri.
A Roma, città capitale con notevole numero di abitanti e turisti, sono stati preparati numerosi sedarìm. Rav Itzchak Hazan, direttore di Chabad Lubavitch Roma, unitamente alla moglie Sarah, come da tradizione ha ospitato oltre trenta persone nella propria abitazione sia la prima che la seconda sera.
Chabad Lubavitch di Monteverde ha organizzato per la prima sera un sèder con la partecipazione di oltre cento studenti americani e anglofoni che si trovavano nella capitale. Questi ospiti hanno potuto godere di un menù e di una organizzazione impeccabili, grazie all’impegno e alla professionalità di Chani Hazan, co-direttrice di Chabad Monteverde.
Il sèder, per questa occasione, è stato guidato da rav Mendy Schapiro, giunto appositamente dagli Stati Uniti.
La seconda sera si è svolto, invece, il tradizionale sèder in rito romano, con il catering del ristorante Yesh, che ha offerto le classiche prelibatezze giudaico-romanesche. Al sèder hanno partecipato ottanta persone di tutte le età. Prima della conclusione della serata l'on. Federico Rocca, consigliere di Roma Capitale, ha fatto visita ai partecipanti del Sèder per portare gli auguri della città.
Chabad Rome for Tourists, gestito da rav Menachem Lazar e Rivkie Lazar, ha coordinato ben cinque sedarìm.
In un’unica sala comunicante ha avuto luogo un sèder diretto da rav Menachem Lazar in lingua ebraica, e uno in lingua inglese coordinato da Shlomo Deren, in presenza di centoventicinque partecipanti, che hanno potuto assaporare dell’ottimo cibo preparato da Rivkie Lazar con l’aiuto di alcune studentesse israeliane. All’ultimo momento è stato organizzato un ulteriore sèder per permettere ad altri venti ospiti di poter prendere parte al sèder di Pèsach, poiché non vi era più disponibilità di posto nella sala allestita per il sèder principale. Anche questo piccolo sèder, con il catering di Mayer Babani e l’ospitalità della famiglia Arbib, è stato un successo. Questo sèder è stato diretto da Israel Piha, giunto appositamente a Roma per l’occasione e per far visita a ebrei in diverse zone, portando loro Matzòt Shmurot.
Per i turisti che volevano partecipare al sèder, la seconda sera la famiglia Lazar ha offerto ospitalità nella propria abitazione.
Infine, la città di Palermo, per la prima volta dopo centinaia di anni, ha potuto avere il suo piccolo sèder grazie a Chabad Giovani che ha regalato questa emozione ai pochi ebrei presenti fra cui studenti israeliani e un ebreo presente nella città siciliana perché in attesa di trapianto. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie ai due fratelli Illulian, che hanno trascorso i primi giorni di Pésach a Palermo.
Tantissime sono state le persone che si sono prodigate con la loro generosità – offerte in denaro o cibo - per permettere a un numero così elevato di ospiti di poter trascorrere le prime due sere di Pèsach, che diventerebbe difficile elencarle tutte, ma a loro va un sentito ringraziamento, come pure un ringraziamento va a rav Moshe Kotlarsky del Centro Mondiale di Chabad e alla famiglia Rohr per aver aiutato diversi centri inviando dei ragazzi.
Questi sono solo alcuni dei sedarìm organizzati dai Chabad d’Italia, che ogni giorno s’impegnano affinché ogni giorno, ogni Shabbàt e ogni festa, ciascun singolo ebreo possa festeggiare e compiere le mitzvòt.
Pubblicato martedì 10 maggio 2011 alle 00:00:00
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