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Venerdì sera, al tramonto, inizia lo Shabbat Kodesh e, contemporaneamente, la festività di Shevii Shel Pesach, il Settimo Giorno di Pesach. Questo giorno è particolarmente significativo nella tradizione chassidica, poiché rappresenta un momento di rivelazione spirituale e di connessione profonda con l'anima.
Secondo il Rav Shlomo Bekhor, "Ogni ebreo ha il suo mare delle sue preoccupazioni che coprono l'anima. Shevii Shel Pesach è il giorno in cui riceviamo forze speciali per spaccare il nostro mare e rivelare la nostra essenza e anima." Questo concetto si riflette nell'episodio biblico del Mar Rosso, dove il popolo ebraico, guidato dalla fede, attraversò le acque per giungere alla libertà.
Inoltre, il Ba’al Shem Tov, fondatore del Chassidismo, introdusse l'usanza della Seudàt Mashiach, un pasto speciale nell'ultimo giorno di Pesach. Questa tradizione fu successivamente adottata dal Rebbe di Lubàvitch, che la collegò all'idea di affrettare la redenzione messianica attraverso atti di gioia e speranza. Durante questo pasto, è consuetudine bere quattro bicchieri di vino e mangiare 30 grammi di matzà, simboleggiando le quattro espressioni di redenzione menzionate nella Torah.
Quest'anno, la Seudàt Mashiach si terrà domenica pomeriggio, 20 aprile (22 di Nissan). Invitiamo tutti a partecipare a questo momento di riflessione e celebrazione, con l'auspicio di poterlo condividere presto con il nostro Mashiach.
In memoria di Rav Ghershon Mendel ben Chaim Meir Garelik, il quale con la sua incrollabile fede in Hashem ha aperto ogni mare.
Khag Sameakh e Shabbat Shalom!
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