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Vietnam: Inaugurato il primo Mikvè. Una conquista spirituale in una terra difficile

Il 25 ottobre si è tenuta un'importante cerimonia di apertura del primo mikvè in Vietnam. La struttura, realizzata con una sobria ed elegante architettura, che unisce modernità e tradizione grazie all'effetto estetico del mosaico di varie tonalità utilizzato per le superfici interne della vasca, sancisce i primi sei anni della presenza di Chabad in Vietnam.

 

Era solo il 2008, infatti, quando la giovane coppia di emissari, Rav Menachem Hartman e sua moglie Racheli, si cimentarono, con il loro piccolo figlio, nella difficile impresa di diffondere la luce dell'ebraismo in una terra problematica e ostile come il Vietnam, con un coraggioso viaggio di sola andata per la città di Ho Chi Minh, proprio qualche giorno prima di Rosh haShanà 5767. 

Accolti da un inevitabile scontro culturale, immersi in una realtà lontana anni luce da quella in cui entrambi erano cresciuti e spiritualmente fortificati, con il pericolo dell'insidia comunista, si sono trovati costretti ad affrontare una quotidianità al limite del possibile, partendo dall'iniziale privazione delle tradizioni di base ebraiche, quali il cibo kasher o  l'impossibilità di preparare la challà di Shabbat. 

Solo la ferma sicurezza nella loro missione ha potuto superare lo sconcerto iniziale per poi riuscire a polarizzare con successo il debole nucleo comunitario ebraico, per lo più costituito da ex israeliani ed ebrei che avevano smarrito il loro ebraismo, contraendo anche matrimoni misti. 

La realizzazione del Mikvè assume quindi non solo il ruolo di una conquista di spazio e ritualità ebraica, bensì anche di simbolo di un risveglio di spiritualità quasi totalmente assente prima dell'apertura del centro Chabad di Ho Chi Minh, seguendo la direzione tracciata dal Rebbe M.M Schneerson.

La cerimonia, seguita da una serata di gala in onore di questi primi anni di presenza degli emissari Chabad, ha visto la partecipazione di Rav Yosef Hartman, padre di Yosef, di Rav Mordechai Avtzon, responsabile di Chabad in Asia, nonché di delegati diplomatici, quali Inat Levin, dell'ambasciata israeliana, e di altri rabbini provenienti da nazioni del bacino asiatico. Anche Rav Moshe Kotlarsky del Merkos Linyonei Chinuch, ha partecipato all'evento, con una significativa presenza "virtuale", grazie alla diretta da New York.

 

Pubblicato lunedì 5 novembre 2012 alle 07:24:16














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