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Sventato attacco terroristico contro due rabbini Chabad

Lorenza Cordovani

BAKU, AZERBAIJAN - Due Shluchim di Chabad, entrambi nativi di Israele, sono finiti tra gli obiettivi di una cellula terroristica iraniana. Si tratta di Shneor Segal, capo rabbino dell’Azerbaijan, e Rav Mati Lewis responsabile della comunità ebraica a Baku e della scuola Ohr Avner di Chabad (entrambi nella foto in centro), cha ha inaugurato un nuovo complesso scolastico nel ottobre del 2010 con la presenza del presidente dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, il rabbino capo d’Israele Shlomo Amar e il rabbino capo della Russia, Berel Lazar.

La cellula terroristica formata da tre uomini, Rasim Aliyev, Ali Huseynov e Balaqardash Dadashov era ben organizzata e fornita di armi iraniane. Sembra, infatti, stando a quanto riferito dal Ministero Nazionale della Sicurezza nazionale azerbaijiano, che Dadashov, ancora residente in Iran, abbia coordinato l’arrivo dall’Iran di armi da fuoco e di esplosivi militari.

Dadashov, infatti, a suo dire, era in contatto con i servizi speciali Iraniani che avrebbero ordinato l’assassinio di personalità pubbliche straniere che vivevano a Baku.

Sembra inoltre che avesse promesso al cognato, Rasim Aliyev, $150.000 per l’organizzazione di questa azione terroristica. Dopo che questi aveva confermato la propria adesione, gli erano state inviate fotografie e le informazioni necessarie all’identificazione delle vittime, compresi $9.300, per coprire tutte le spese per la preparazione dell’attentato, così com’è stato rinvenuto dalle forze di sicurezza azerbaijiane durante la perquisizione della loro base.

Da quel momento i terroristi hanno messo sotto controllo i due Shluchim, facendo dei sopralluoghi sui posti di lavoro e nei pressi delle loro abitazioni, anche per rilevare telecamere e circuiti di sorveglianza. Stando ancora alle informazioni che sono pervenute dal Ministero della Sicurezza Nazionale dell’Azerbaijan, pare che Dadashov avrebbe detto ai suoi complici che, prima di portare a compimento l’azione terroristica, avrebbe dovuto parlarne con i servizi segreti iraniani.

Attualmente il Ministro alla Sicurezza ha aperto un’inchiesta per chiarire se c’erano altri personaggi pubblici nell’obiettivo dei terroristi, e per fare luce sul traffico illegale di armi  e di esplosivi nel suo paese. Aliyev e Huseynov sono stati arrestati e sono al momento detenuti nelle carceri di sicurezza azerbaijane. Nessuna dichiarazione sarebbe stata rilasciata dai loro avvocati.

Le forze di sicurezza Azerbaijan si sono mosse in assoluta segretezza senza metterci in allarme”. Ha detto in una dichiarazione rilasciata al giornale israeliano Haaretz, Rav Segal. “E’ stato però pubblicato sui giornali che il piano originale prevedeva di mettere sotto tiro le persone che sembravano essere ebree e che avevano passaporto straniero nelle vicinanze della scuola ma quando i custodi si sono accorti della loro presenza, insospettendosi, i terroristi hanno cominciato a controllare il luogo dove vivo”.

Come è noto, le relazioni tra l’Iran e l’Azerbaijan, non sono mai state particolarmente buone.I rapporti si erano però ulteriormente deteriorati dopo l’accusa del Ministro Azerbaijano, Ali Abassov, mossa verso l’Iran di aver scagliato un attacco informatico contro tutti gli uffici del paese, colpevole, secondo gli iraniani, di collaborare con Israele.

I toni tra i due paesi si erano poi inaspriti già a novembre dell’anno scorso quando l’Azerbaijan aveva accusato l’Iran di sostenere l’Armenia nel conflitto esistente nell’oasi territoriale Armena di Nagomo- Karabakh, mentre un membro del parlamento iraniano aveva accusato l’Azerbaijan e il Turkmenistan di essere “una base locale del Mossad”. Anche la misteriosa morte di due scienziati iraniani specializzati nel nucleare è probabilmente alla base di questo piano terroristico.

Wafa Guluzade, commentatore politico ed intimo del Presidente Arzebaijano, Ilham Aliyed, ha assicurato che nessuna provocazione iraniana influenzerà la situazione sociopolitica del paese.”L’Iran e i suoi ayatollah sentono che la loro fine è vicina e stanno per questo cercando di terrorizzare i loro vicini. Se continueranno a creare problemi risponderemo a tono anche grazie all’aiuto dei nostri alleati occidentali”. 

L’Azerbaijan è la più grande repubblica del Caucaso dichiarata indipendente nel 1991. Tre sono i centri Chabad Lubavitch presenti sul territorio azerbaijano: uno a Baku, uno a Quba, uno a Sumqayit. A Baku esiste un’antica comunità ebraica molto intraprendente, attiva e numerosa. All’interno della città esiste ormai da dieci anni una grande sinagoga, una scuola diurna e un asilo Chabad. Sedi Chabad sono presenti anche in tutte le altre città e un’ulteriore scuola diurna accoglie i bambini ebrei anche a Sumqayit.

 

Pubblicato mercoledì 25 gennaio 2012 alle 06:16:23


Rav Segal con il Ministro Israeliano Moshe Kahlun un mese fa


Apertura della scuola ultimo a destra Mati Lewis, quarto da destra Shneur Segal


Altri momenti dell'inaugurazione della scuola


La nuova sinagoga, inaugurata ad aprile del 2011

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