Cheshvan, il Mese Dimenticato che Aspetta di Farsi Sentire
Quando si parla del mese di Cheshvan, o meglio ancora Mar Cheshvan, ci si immerge in un intreccio di tradizioni antiche, interpretazioni cabalistiche e memorie storiche.
Il Talmud di Gerusalemme ci ricorda che i nomi dei mesi che utilizziamo oggi “salirono con noi dalla Babilonia”, perché prima dell’esilio babilonese, i nostri mesi avevano solo numeri: primo mese, secondo mese, terzo mese... come indicato nella Torah, dove non troverete nomi come Cheshvan o Adar.
Nel Libro dei Re, il mese oggi noto come Cheshvan è chiamato Bul (1 Re 6:38), che significa “ottavo mese” contando da Nisan, il mese di Pesach.
Alcuni sostengono che il termine Mar Cheshvan derivi da una parola babilonese usata per indicare l'ottavo mese, suggerendo una derivazione diretta dalla cultura babilonese.
Mar Cheshvan: L'Amarezza di un Mese Vuoto?
Il nome Mar in ebraico significa "amaro". La tradizione ci insegna che Cheshvan è considerato amaro per diverse ragioni:
- L'assenza di festività: Cheshvan segue il mese di Tishrè, ricco di feste significative come Rosh Hashanah, Yom Kippur e Sukkot. È l'unico mese dell'anno senza alcuna festività, rendendolo un periodo di quiete e riflessione.
- Le morti di Sara e Rachel (רחל אמנו, שרה אמנו): Le nostre matriarche, Rachel e Sara, si dice siano morte in questo mese, contribuendo al senso di amarezza associato a Cheshvan.
- Yerovam e la divisione del regno: Durante il periodo del Primo Tempio, Yerovam ben Nevat, il re del Regno del Nord, introdusse una festa pagana nel mese di Cheshvan, distorcendo la tradizione religiosa del popolo d'Israele.
"Mar" come Goccia d'Acqua: La Benedizione della Pioggia
Tuttavia, Mar non è solo sinonimo di amarezza. In ebraico, Mar può significare anche "una goccia d'acqua", come nel versetto: "come una goccia da un secchio" (Isaia 40:15).
È in questo mese che iniziamo a pregare per la pioggia in Eretz Yisrael, chiedendo benedizioni dal cielo per il nostro sostentamento. Così, Mar diventa una sorta di preghiera per la pioggia che porterà vita e abbondanza.
Inoltre, secondo la tradizione, il Diluvio Universale ai tempi di Noach iniziò proprio in questo mese. Il nome Bul, come menzionato nei testi antichi, è visto da alcuni commentatori come un'allusione al termine Mabul (מבול), che significa diluvio.
Mar Cheshvan: Il Mese dell'Inaugurazione del Tempio
Inoltre, sebbene Mar Cheshvan sia il mese in cui Salomone completò la costruzione del Tempio di Gerusalemme, la sua inaugurazione non avvenne in questo mese. Il ritardo nell’inaugurazione del Tempio è una delle ragioni per cui questo mese è stato visto come privo di festività.
Tuttavia, il Midrash ci ricorda che, nonostante l’inaugurazione del Primo Tempio non sia avvenuta in Mar Cheshvan, il Terzo Tempio costruito dal Mashiach vedrà la luce proprio in questo mese.
Il santuario celeste è già pronto per scendere sulla terra, e la speranza che riponiamo in Mar Cheshvan è una speranza di redenzione e di rinascita spirituale: è il mese in cui iniziamo a pregare per la pioggia, un segno di benedizione, e il mese in cui confidiamo che il nostro cammino spirituale giunga a compimento con l’arrivo del Mashiach e l'inaugurazione del Terzo Tempio.
Articolo tratto da una lezione di Rav Michi Nazrolai. Per ulteriori approfondimenti: VAI ALLA VIDEO LEZIONE