Purim, D-o e il caso
di Gheula Canarutto Nemni
Nella storia del popolo ebraico, la trasformazione da Bnei Israel a Yehudim avviene in un contesto inaspettato. Non davanti al Monte Sinai, ma durante la minaccia di sterminio sotto Achashverosh, il re persiano, mentre il popolo ebraico è in diaspora.
Durante la rivelazione divina al Sinai, la fede era imposta dalla chiara evidenza della presenza di D-o. Ma a Purim, gli ebrei si trovano lontani dalla terra, annebbiati nei ricordi dei miracoli e assimilati alle culture circostanti.
Haman, discendente di Amalek, decide che nonostante l'assimilazione degli ebrei, la loro fede diversa è una minaccia. La storia si svolge senza menzione esplicita di D-o, come se la Sua presenza fosse nascosta.
Gli ebrei diventano Yehudim quando, apparentemente privati della presenza divina, scelgono volontariamente la fede. Nasciamo come nazione quando minacciati, cresciuti quando tentati dall'assimilazione.
Purim celebra la gioia che nasce dal ritrovare D-o nei momenti in cui sembra lontano. La felicità che emerge dal buio profondo. Purim Sameach!